medicazioneLa ferita è un’interruzione traumatica dell’integrità della cute. Le escoriazioni sono un’asportazione, più o meno estesa, degli strati superficiali della cute dovute all’attrito su un’altra superficie, mentre le ferite sono una spaccatura (se lacero-contusa) od un’apertura (se da taglio) della cute fino agli strati più profondi del derma, talora anche ad arrivare alle strutture sottostanti.

Come si disinfetta una escoriazione o una piccola ferita?

Occorre pulire accuratamente con acqua e sapone.

Rimuovere eventuali frammenti che potrebbero diventare responsabili di un’eventuale infezione.

Applicare un antisettico disinfettante.

Detergere e disinfettare le escoriazioni e le ferite con disinfettanti non alcolici (possono andar bene acqua ossigenata, Betadine soluzione o Mercurocromo).

Per la pulizia, è preferibile utilizzare una compressa di garza sterile piuttosto che il cotone idrofilo, che può lasciare alcune fibre nella ferita.

Al termine della disinfezione risciacquare con soluzione fisiologica, asciugare con una garza sterile e applicare una medicazione idonea, traspirante, che dovrà essere sostituita almeno ogni 48 ore.

Per velocizzare e migliorare il processo di cicatrizzazione si potrà applicare un gel a base di nanofibrille di chitina ( come il Mavimed gel) una volta al giorno, fino alla guarigione.

Cosa NON FARE?

NON Medicare con cotone, tantomeno quello emostatico perché lascia dei pelucchi all’interno della ferita che possono provocare infezioni.

NON Applicare polveri cicatrizzanti.

NON Utilizzare alcol o soluzioni alcoliche per la disinfezione.

NON Utilizzare pomate antibiotiche.

RICORDATE CHE…

Le ferite più profonde vanno valutate da un medico per un’eventuale sutura. A discrezione del medico, escoriazioni e ferite particolarmente estese o sporche possono richiedere la somministrazione di un antibiotico.

Eventuali emorragie vanno tamponate con delle medicazioni compressive direttamente sulla ferita (sconsigliato l’uso del laccio emostatico) ed applicazioni di ghiaccio (vasocostrittore), per poi accompagnare l’infortunato in Pronto Soccorso.